"Je pose la tasse et me tourne vers mon esprit. C’est à lui de trouver la
vérité"

domenica 16 gennaio 2011

Il Surrealismo e Dalì.


"Molto opportunamente Freud ha concentrato la propria critica sul sogno. E' inammissibile, infatti, che su questa parte così importante dell'attività psichica ci si sia soffermati ancora così poco." (André Breton, Primo manifesto del Surrealismo)


Surrealismo: (sost. m.) Automatismo psichico puro col quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente, sia per iscritto, sia in qualsiasi altro modo, il funzionamento reale del pensiero. Dettato dal pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale." (Breton)



Il surrealismo è un automatismo psichico che si realizza senza il controllo della ragione e fa sì che l'inconscio emerga e si esprima anche mentre siamo svegli. In tal modo il pensiero è libero di raccogliere immagini, idee, parole senza costrizioni nè scopi preordinati. Viene così raggiunta la surrealtà, in cui veglia e sonno si compenetrano in modo armonico e profondo.

Come fare arte surrealista, quindi? Max Ernst spiegava che "tale bellezza proviene da un accoppiamento di due realtà in apparenza inconciliabili su un piano che in apparenza non è conveniente per esse." la bellezza surrealista nasce, allora, dal trovare due oggetti reali, veri, esistenti, che non hanno nulla in comune, assieme in uno stesso luogo ugualmente estraneo ad entrambi. Tale situazione genera un'inattesa visione che sorprende per la sua assurdità e perchè contraddice a fondo le nostre certezze. 
Il surrealismo è un'arte prettamente figurativa e non astratta.

Come risulta chiaro, il pensiero - libero di correre senza freni di alcun genere, aumenta la libertà individuale. Esiste un altro tipo di libertà cui il surrealismo guarda con estremo interesse: la libertà sociale. Se ai fini dell'accrescimento della libertà individuale la figura di riferimento è sicuramente Freud, per l'avvento della libertà sociale il punto di riferimento è riconosciuto in Marx. 
Tra i maggiori artisti che hanno aderito al Surrealismo spiccano Marx Ernst, Joan Mirò, René Magritte e Salvador Dalì.


"Durante l'intera giornata, seduto davanti al cavalletto, fissavo la tela per vederne scorgere gli elementi della mia immaginazione. Quando le immagini si collocavano esattamente nel quadro io le dipingevo immediatamente, a caldo. Ma, a volte, dovevo aspettare delle ore e restare in ozio con il pennello immobile in mano prima di vedere nascere qualcosa." (S. Dalì)

S.Dalì e il metodo paranoico-critico. "La paranoia è una malattia mentale cronica il cui sintomo principale consiste nelle delusioni sistematiche. Esse prendere la forma di mania di persecuzione o di grandezza e di ambizione." Le immagini scaturite nella mente dell'artista dal torbido agitarsi del suo inconscio prendono forma sulla tela grazie alla razionalizzazione del delirio. (momento critico). Dunque il metodo paranoico-critico consiste nella rappresentazione e nella restituzione, la più diretta ed impersonabile possibile, dei fenomeni deliranti.

Il delirio trova la sia espressione incarnandosi in esseri ripugnanti, animali mostruosi, frammenti anatomici, forme ambigue dai più possibili significati. Si tratta di un linguaggio artistico estremamente incomprensibile ed elitario, la cui comprensione è spesso impossibile. Comprendere le ragioni della paranoia significherebbe svuotarla della sua essenza e, quindi, guarirne.




Le immagini
Dall'alto: La rosa meditativa, Paesaggio con farfalle, Sogno causato dal volo di un'ape attorno a una melagrana un attimo prima del risveglio, La permanenza della memoria, Dematerializzazione del naso di Nerone.

A.

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