"Je pose la tasse et me tourne vers mon esprit. C’est à lui de trouver la
vérité"

giovedì 13 gennaio 2011

Eternels Parisiens: Sarah Bernhardt, la Divina.

Scrittrice, attrice, pittrice e scultrice, Sarah Bernhartd nacque a Parigi nel 1844.
Esordisce nella compagnia stabile della Comédie Française, ma solo all' Odéon la sua singolare personalità si impose grazie a parti azzeccate e anche a una singolare abilità per mettersi in vista.  Le giovò anche, all’epoca della Comune, l’amicizia con Victor Hugo tornato dall’esilio. Bisognosa di una star, la Comédie la riprese e la vide imporsi (Britannicus, Phèdre) in coppia con l’aitante Mounet-Sully, uno degli innumerevoli partner con cui Sarah ebbe una storia. Ma, dopo una tournée trionfale a Londra (1880), si emancipò definitivamente dalla veneranda istituzione e per i restanti 44 anni gestì da sola la propria carriera e il proprio personaggio spregiudicato ed eccentrico.
Ebbe una sfilza di amanti, famosi (Hugo, Doré, Rostand, Jean Richepin, D’Annunzio...) e non, ma si sposò una volta sola, disastrosamente, con un sedicente aristocratico greco che la tradiva, perdeva al gioco il suo denaro e morì a 34 anni. I suoi rapporti personali erano sempre subordinati al teatro. Qui era piombata come un ciclone di anticonformismo, cimentandosi in ogni tipo di ruoli.

Tra quelli maschili spiccarono L’Aiglon e naturalmente Amleto.
Per una generazione di spettatori, Sarah Bernhardt incarnò il vitalismo romantico e la seduzione trasgressiva; poi diventò una leggenda ed esibendo se stessa evocò invece il passato, i cosmetici e la coquetterie maliziosa: era la Grande Mondana, sfrontatamente eccessiva ma irresistibile.

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