"Je pose la tasse et me tourne vers mon esprit. C’est à lui de trouver la
vérité"

giovedì 26 gennaio 2012

La Madama in incognita

Fonte: Confessions of an unrepetant art junkie.


Mme X fu probabilmente una donna realmente esistita ben conosciuta dalla società del tempo. La sua bellezza pallida attrasse da subito il giovane Sargent che le chiese di posare per lui. Tuttavia lei accettò solo dopo parecchi tentativi.
"Mme X" non fu mai veramente una commissione.Sargent perseguitò la donna fino a quando questa cedette e gli permise di dipingerla, ma conservò il lavoro fino a dopo la morte di lei.
Fra i primi dipinti di Sargent vi è un ritratto che egli esibì al Salone del 1881 e il cui soggetto la donna conosceva senza ombra di dubbio poichè era presumibilmente coinvolta con lui in una relazione. Questo ritratto, chiamato "Dr. Pozzi a casa", si trova ora nell' "Armand Hammer Museum" ed è un ritratto piuttosto drammatico e impressionante : una sinfonia di rosso e nero e uno studio di calore e freddi.
Dr. Pozzi è ritratto a figura intera in un incandescente mantello rosso con la punta della sua pantofola marocchina  che fa capolino dal lembo. Sargent era un maestro nel creare oggetti in angoli torbidi e bui  che sembravano quasi spettrali, ma molto reali. Il dottor Pozzi appare da dietro la sua tenda di velluto rosso appena resa mentre giocherella con la scollatura della vestaglia e guarda distrattamente lontano da noi, quasi cercasse di evitare il nostro sguardo  per guardare indietro in un attimo mentre, socchiudendo gli occhi, riserva uno sguardo per Madame X. Lei invece guarda fuori dalla tela con fare nebuloso.





Dr.Samuel Jean Pozzi at home,1881
Armand Hammer Museum of Art
Oil on canvas
Che cosa  causò quindi uno scandalo tale con la signora. X che Sargent non potè più trovare commissioni e ben presto dovette trasferirsi a Londra? Secondo alcuni studiosi furono i gioelli e le spalline.Sargent ritrasse Mme. X nel famoso abito nero con le spalline ingioiellate.  Ella esibisce qui il suo anello nuziale, mettendolo in mostra contro la gonna di raso nero. Indossa anche il più fine dei diademi, appena adagiato sui capelli, a forma di falce di luna: il simbolo di Diana, la Dea della Caccia. Nel 1880 nessuno avrebbe osato indossare un abito da sera senza gioielli, orecchini, bracciali, spille e collane. Il fatto che la signora. X indossi solo la  fede nuziale e un diadema suggerisce che sia a casa dopo una serata fuori e abbia rimosso il suo involucro esterno di gioielli. L'anello nuziale è, inoltre, intenzionalmente posizionato in una posizione prominente. Quando Sargent in origine mostrò il lavoro nel 1884 la spallina destra della signora X era dipinta in modo che cadesse dalla spalla, denudando il petto suggestivamente. Come è giusto sottolineare, nel 1884, le uniche opere contemporanee che mostravano donne in condizioni simili , erano i dipinti di Toulouse Lautrec e i genereci disegni di prostitute. Mostrando Mme. X in un tale stato mancava quel tipo di decoro che  ci si doveva aspettare in un ritratto della società. Ma sarebbe stato troppo semplice accontentarsi di questa giustificazione.


Mme X, 1884
Metropiltan Museum of Art, New York
oil on canvas
Attraverso le lettere tra Mme X e Sargent è possibile dimostrare che all'inizio la modella era compiaciuta del dipinto nonostante trovasse posare estremamente noioso quindi sappiamo che la sua reazione iniziale al dipinto non fu la causa della sua infamia.Se è vero che la tradizione della ritrattistica francese vedeva gli aristocratici ritratti come eroi classici o dee, Mme X costituiva l'orrore nella statistica. Il suo diadema e il suo riferimento a Diana la tratteggiano come una cacciatrice/seduttrice, non come l'incarnazione di una dea classica, e la spallina arma l'immagine di un forte potere sessuale. Eppure tutto ciò sembrava accettabile anche per il soggetto, fino a quando  il quadro fu esposto al Salon del 1884.
Qui si scatenò l'inferno per John Singer Sargent. I critici odiarono il dipinto. Cartoni satirici apparvero sui giornali raffigurando Mme X come un lupo lascivo.
Tutti i pezzi dovrebbero esserci: Dr. Pozzi come precedente lavoro di Sargent, la spallina, la mancanza di gioielli, il riferimento alla dea della caccia, la posa audace, lo sfondo misterioso e scuro. In realtà manca un pezzo cruciale. Le tele di Mme. X e il dottor Pozzi sono esattamente delle stesse dimensioni. Sono corrispondenti ma non sono mai state destinate ad essere appese assieme.
Il ritratto a figura intera è un formato di solito riservato ai soggetti reali o storici, quindi, il fatto che entrambi fossero a figura intera è, prima di tutto, un'ostentazione e che fossero esattamente delle stesse dimensioni è una richiesta di essere considerati da noi come una coppia. "Dr. Pozzi a casa "è stato esposto al Salon del 1882 e" Mme. X "al Salon del 1884 così che i parigini avrebbero ricordato la tela in rosso del giovane artista esposta solo due anni prima quando avrebbero visto per la prima volta Mme X con la sua spallina audace, le spalle bianche e l'aria sdegnosa.


Mme X, originale

Nonostante i due non fossero mostrati assieme, i sofisticati parigini del 1880 avrebbero notato che Dr.Pozzi e Mme X erano dipinti nello stesso formato, uno di fronte all'altra in quella che sembrava essere una vera e propria conversazione, lei gli sta di fronte seducente e lui risponde furtivamente. Aggiungete a questa equazione che Dr. Pozzi era stato accusato di essere l'amante di Mme X in un momento in cui avere un'amante era accettabile ma non lo era l'indiscrezione e si ha probabilmente il motivo per cui "Mme X" di Sargent suscitò un simile scalpore al Salon del 1884 : egli osò creare un paio di indimenticabile bellissimi ritratti che alludevano alla relazione dei due modelli in un modo che i parigini avrebbero certamente compreso e che avrebbe allontanato i due dall'artista per paura della loro stessa reputazione. Certamente Mme X ,pur avendo visto il dipinto di Dr.Pozzi e pur avendolo apprezzato lei stessa, non avrebbe mai nè previsto la tempesta di critiche che il dipinto suscitò nè immaginato che perfetto compagno fosse il suo dipinto a quello di Dr. Pozzi. Il suo è uno studio in rosso: vermiglio, rosso ciliegia, arancione e cremisi.
In Mme X la travolozza dei colori verte sul marrone e sul nero del vestito e dello sfondo che vanno a incontrare il bianco lavanda della pelle di lei. E' un luogo fresco, quasi freddo ma l'orecchio,le labbra rosa e la punta del naso suggeriscono il calore all'interno. I dipinti si completano. La malizia celata di lei,  la consapevolezza di lui, il freddo caldo di lei, e il caldo freddo di lui. I parigini l'avrebbero certamente notato.
Non appena le recensioni furono scritte, Sargent cercò di rimuovere la pittura e ridipingere la spallina. Una foto del 1885 mostra il pittore nel suo atelier vicino al dipinto modificato.

John Singer Sargent, 1885
Sargent lo intitolò "Mme X" dopo che lo vendette  al Metropolitan Museum of Art di New York in seguito alla morte del soggetto dicendo che non doveva essere chiamato con il nome di lei " a causa di una discussione che ebbi con la signora." Benchè non esistano prove della natura della discussione, si è giustamente dedotto che avesse qualcosa a che fare con il dipinto. Sembrerebbe che più tardi il soggetto scrisse a Sargent chiedendo di prestarglielo e mandarglielo in Germania, ma lui non lo fece mai. Lo espose anzi parecchie volte nel corso della sua vita chiamandolo: " la cosa migliore che abbia mai fatto". E' infatti uno dei suoi capolavori. Tuttavia, se intesi come una coppia di ritratti, "Mme. X "e" Dr. Pozzi "creano un dialogo che non ha pari nella ritrattistica. Esso infatti è più drammatico, ammiccante, sensuale, realistico, umano di qualsiasi altro prima o dopo. I parigini del 1884 con molte probabilità capirono quella squisita conversazione  e lo scandalo che ne derivò costrinse il giovane Sargent a rifugiarsi Londra.
Egli ci ha fatto dono di una delle più belle coppie dell'arte, una coppia tanto sottile da non essere capita ancora oggi. Ha fissato sulla tela  una conversazione immortale la cui chiave si nega a un mondo distratto.

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